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Differenze tra capitalismo e comunismo

cronaca dal Venezuela

From: corsaro rosso
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Date: 10 feb 2002
Time: 09:23

Comments

6/2/02

qui le cose stanno volgendo al peggio. La contra, quei piccolo borghesi che suonano le cacerolas nei loro quartieri perbene, si sono montati la testa. Stanno cercando di provocare per indurre Chavez a reprimere, e provocare il casus belli. La settimana scorsa c'è stata una manifestazione d'appoggio a Chavez di 400mila persone. Oggi non si sa bene che cosa sia successo, però adesso sono in strada molti manifestanti intorno al palazzo presidenziale, e vi resteranno tutta la notte, per appoggiare il governo. Bush sembra che ha fretta e vuole stringere i tempi, cercando di ripetere lo scenario cileno in versione light: agitare la classe media, destabilizzare economicamente, e poi il colpaccio...Per favore, fai circolare il più possibile questa informazione. Nel patio trasero ( cortile posteriore) sembra che non siano tollerati neppure tranquilli governi di sinistra demodé,

8/2/02

Ieri la contra, in concomitanza con un rappresentante dei diritti umani della OEA, ha montato un show mediatico destinato a produrre sensazioni forti. Ha esibito agli operatori TV e affini, un colonnello dell'aviazione che ha dichiarato la sua ribellione al governo. In più asseriva di rappresentare il 70% degli ufficiali! Il tutto era stato montato con l'intenzione di provocare il governo, sperando che il tipo venisse arrestato, a dimostrazione -urbi et orbi- del grado di decomposizione qui esistente e della deriva autoritaria in atto. Fortunatamente nessuno ha abboccato, e sono rimasti a becco asciutto i caceroleros presto sommersi dalla mobilitazione popolare in sostegno a Chavez, che si manterrà vigilante per 3 notti! La cosa preoccupante non sono i pupazzi ma il puparo. É evidente la mano del Dipartamento di Stato e della CIA che vogliono rimettere ordine. Qui si aspettano un crescendo, pensa che il lacchè Toledo, avrebbe organizzato una riunione di presidenti latinoamerani in cui escludeva...Chavez (lo stronzo si atteggia a "indio", ma è un funzionario del Banco Mondiale)! Insomma, è la mano di Bush a rendere esplosiva la situazione. A mio avviso va contrastata, perché se buttano giù Chavez son cazzi più amari per tutti gli altri movimenti. Tieni presente che a complicare le cose, ha contribuito una serie di ostinazioni e di errori del governo di qui, soprattutto di radicalismo e di estremismo iconografico.

9/2/02

L'idea che circola all'estero, è che il Venezuela sia alla vigilia di una salto nel buio, per colpa di quel gorilla del suo presidente che soffrendo di reminescenze tardo-castriste, sta lentamente strangolando la libertà di comunicazione. Gli oracoli neoliberisti descrivono a tinte fosche l'andamento dell'economia e non esitano a vaticinare che tra poco seguirà nel baratro l'Argentina. Questi sono i messaggi martellanti che la CNN fa continuamente rimbalzare all'estero, facendo scempio della verità e mentendo sfacciatamente. Com'è possibile descrivere a questo modo l'economia di un paese che nel 2001 ha avuto il 2.7% di crescita? (il più alto dell'America Latina). Com'è possibile azzardare il semplice paragone con l'infausta Argentina stritolata dall'FMI? Perché occultano che il governo di Caracas è quello che più ha speso per la salute e l'educazione? Sebbene la professione di Chavez, prima di essere eletto e riconfermato in 5 elezioni, fosse quella di tenente colonnello, in Venezuela non ci sono prigionieri politici, non è stato censurato nessun mezzo di comunicazione e non è stato arrestato nessun operatore dell'informazione. L'attuale governo venezuelano, con gli schemi europei degli anni 60, si potrebbe tranquillamente definire di sinistra moderata. E' l'unico governo che è fautore di una politica di contrasto al neoliberismo e ai diktat dell'FMI, ed ha potuto sovranamente disegnare la propria politica economica senza dover far ricorso ai loro prestiti-capestro. É anche l'unico a poterselo permettere in America Latina, grazie soprattutto al buon andamento dei prezzi del petrolio nell'ultimo biennio. La recente approvazione di una legge sui terreni che sanziona con una tassa quei proprietari latifondisti che mantengono improduttive e oziose le loro proprietà, ha scatenato la reazione di questo settore che accusa Chavez di essere un comunistoide. La finalità di quel provvedimento è quella di fomentare la produzione agropecuaria, rimediando ad una situazione insostenibile in cui in un paese con estesi territori non coltivati, si finisce per importare alimenti. Qualche mese fa, Chomsky mise in guardia, segnalando che sinora nessun governo latinoamericano è sopravissuto ad una riforma agraria. Un'altra legge controversa approvata, è quella che regolamenta gli investimenti stranieri nel settore del petrolio e del gas, con società miste con lo Stato venezolano. Anche questo è inaccettabile per i settori che hanno perso il potere e che vorrebbero la privatizzazione pura e semplice dell'industria pubblica degli energetici. Dopo l'11 settembre, questo tema ha assunto una importanza vitale per gli Stati Uniti. Da quando la sicurezza e la garanzia dei rifornimenti da parte della dinastia waabita dell'Arabia Saudita non è più assoluta, Washington ha aumentato le pressioni e le intromissioni in Venezuela, suo secondo fornitore di petrolio. L'accusa di finanziare la guerriglia colombiana rivolta a Chavez dal capo della CIA, è un fatto di indubbia gravità che mette allo scoperto la volontà di Bush di destabilizzare la società venezuelana fino ad ottenere la caduta di un governo per loro anomalo e scomodo. Chavez è un cattivo esempio, colpevole di opporsi apertamente all'Area di Libero Commercio per le Americhe che dovrebbe annettere all'Impero tutte le economie del continente, fino alla terra del Fuoco. E non perdonano all'ex colonnello venezolano di aver fatto visite di Stato in Libia e Irak, reclamando la fine degli embarghi e la difesa della sovranit· nazionale. Il sindacato padronale venezuelano è arrivato a promuovere un paradossale sciopero in cui pagavano la giornata di lavoro a chi manifestava in strada, ottenendo l'appoggio della residuale burocrazia sindacale che si sente vedova del regime anteriore. I settori che dopo 40 anni furono estromessi dal potere, in combutta con l'alta gerarchia ecclesiastica, e con l'appoggio sempre più esplicito degli Stati Uniti, stanno cercando di?togliere di mezzo un governo legittimo e scomodo, fino a provocare un golpe costituzionale che, salvando le apparenze, rimetta ai posti di comando gente più docile e affidabile. Coloro che sostennero i Somoza, i Pinochet, gli Stroesner, i Batista, i generali argentini, quelli guatemaltechi etc etc, oggi vogliono togliere di mezzo il governo di Chavez legittimamente eletto, colpevole di populismo e di obsoleta difesa della sovranità nazionale.

9/2/02

E' proprio vero che nel patio trasero non può esistere nemmeno un governo di sinistra demodé, ma pur sempre di sinistra. Immaginati, quindi, quanto spazio reale ci sia per chi sogna orizzonti più lirici! Se mettono in ginocchio questa esperienza -che è anche l'unica atipica del circondario e che, sia pure con confusione, non si è allineata con il neoliberalismo si profilano tempi duri per tutti. Mi riferisco ai movimenti sociali più radicali o non istituzionali che stanno lievitando, e che non dispongono nemmeno dello scudo formale della legalità, com'è la peculiarità venezuelana. Chavez ha dalla sua parte tutti i settori popolari, più nelle campagne che nelle metropoli, e tutte quelle forze sociali che erano sempre rimaste escluse, o non erano sufficientemente rappresentate dal vecchio regime che crollò sotto il peso della corruzione, degli scandali e del Caracazo. Esattamente nel 1989, i settori popolari di Caracas e delle altre città, risposero con saccheggi e attaccando le banche, alla pretesa governativa di fare propri tutti i diktat dell'FMI. E' stata la prima rivolta di massa,aperta, illegale che bloccò repentinamente le fantasie fondomonetariste in questo paese, e non solo. Il prezzo che si pagò fu molto caro: migliaia di morti. Qui si incontrarono le forze e la capacità per respingere quel che, disgraziatamente, in Argentina divenne politica di Stato. E' da qui che si originò e prese forma una alleanza civico-militare che venne incubata all'interno delle fila militari -tra gli altri- da gente come Douglas Bravo. Da qui prende le mosse quella ribellione civico-militare, in cui confluivano praticamente tutte le sinistre, che nel 1992 portò Chavez alle porte del potere, senza però trapassarle. Furono necessari altri 6 anni, e la formazione di una grande alleanza politica, perché Chavez diventasse Presidente vincendo le elezioni alla grande. Il suo è un governo che ha rifiutato le privatizzazioni (in primis quella dell'industria petrolifera e del gas), che non favorisce affatto il capitale finanziario volatile, che ha preso posizione contro l' ALCA, che dà la priorità al pagamento del debito sociale arretrato con i salariati piuttosto che al rimborso del debito estero (comunque ancora non è stato insolvente). Chavez ha applicato politiche ispirate a Keynes, finalizzate a una spesa pubblica orientata a stimolare la domanda, e al potenziamento dell'istruzione pubblica e del sistema sanitario. Ha respinto finora la privatizzazione del sistema pensionistico. Insomma, sono politiche di una tranquilla sinistra che, alla luce dei tempi globalizzatori, viene dipinta come ingenua e demodé, però è temuta perché è un ostacolo ai desiderata in voga. Le teorie economiche e le ideologie consentite nello scenario contemporaneo non hanno mai digerito Chavez. Da qui il ricorso ai facili stereotipi del gorilla e ad una propaganda grossolana che a volta lo dipinge come un aspirante dittatore castrista, e a volte come un fascista irrispettoso delle libertà. I settori che sono stati estromessi al potere, quelli che vivevano delle importazioni dagli USA e che non esportavano nulla perché non producevano nulla, quel ceto che viveva della corruzione e delle scremature ai 15 miliardi di dollari della rendita petrolifera, quella trentina di elementi dell'alta gerarchia ecclesiastica che hanno perso privilegi, beh...questa gente sta dando i numeri, e non si rassegna. Costoro non mettono in discussione qualche legge approvata, non propongono modifiche o nuove proposte. No, parlano apertamente di estromettere Chavez, vogliono tornare semplicemente agli anni 80! Siccome sono forze socialmente minoritarie, allora invocano un golpe che restituisca loro il maltolto, o sognano con lo sbarco dei marines! La loro opposizione ha il suo punto di maggior forza nel controllo di tutte le reti televisive (salvo un canale statale) e tutti i quotidiani a tiratura nazionale, che conducono una campagna propagandistica che riecheggia i lontani tempi della guerra fredda. Ti dirò di più, probabilmente Chavez non avrebbe retto il colpo senza l'appoggio della Forza Armata che è organicamente parte del progetto di cambio! Suona come un paradosso per molti schemi mentali, ma come ebbi a dirti in altra occasione, non tutti i militari sono come quelli cileni o centroamericani. A questa classe media nostalgica, non rimane che contare su Bush e sulla sua necessità di rimettere ordine in Venezuela perché deve garantire la massima sicurezza ai propri rifornimenti petroliferi. Soprattutto ora, alla luce dei nuovi eventi bellici, e delle lotte intestine tra i 3mila membri della monarchia saudita in vista della successione al vecchio re Fahd, e con lo spettro del fondamentalismo che si proietta fino a questi ambienti.Tutti questi fattori sono molto inquietanti per gli USA. Quindi ha accelerato l'intromissione e le pressioni perché non può assolutamente permettere che ci siano incertezze sulla vitale questione energetica.Il Venezuela è il secondo fornitore degli USA. Questo è il punto in cui si congiungono gli interessi strategici dell'Impero con gli appetiti della classe media autoctona. E l'intromissione è in crescendo: invio di una commissione della OEA per indagare sui diritti umani; commissione della Organizzazione Internazionale del Lavoro (Oil) per indagare su violazioni dei diritti delle burocrazie sindacali; dichiarazioni sfrontate dell'ambasciata USA di Caracas; provocazioni del rappresentante del vaticano ecc. Il tutto amplificato da un grande sostegno dei media, interno ed esterno, che mira alla destabilizzazione e a fomentare la fuga di capitali e svalutazione. L'ultima accusa del capo della CIA che chiama in causa Chavez come finanziatore della guerriglia colombiana è di una gravità inaudita, e probabilmente segna il punto di non ritorno. É evidente che si vuole sloggiare un gruppo dirigente ostico per rimpiazzarlo con gente più addomesticata e docile, che applichi diligentemente le politiche disegnate a Washington senza fiatare.

From: corsaro rosso
Remote Name: 212.210.131.81
Date: 07 feb 2002
Time: 23:11

Comments

FEUDALESIMO: Hai due mucche. Il tuo padrone si prende una parte del latte. FASCISMO. Hai due mucche. Il governo se le prende entrambe, ti assume per prendertene cura e poi ti vende il latte. COMUNISMO AUTENTICO. Hai due mucche. Il tuo vicino ti aiuta a prendertene cura. Tutti e due vi dividete il latte. COMUNISMO APPLICATO. Hai due mucche. Devi prendertene cura, ma il governo prende tutto il latte. TOTALITARISMO. Hai due mucche. Il governo se le prende entrambe e nega che siano mai esistite. Il latte è bandito. DEMOCRAZIA SUDAMERICANA. Hai due mucche. Il governo se le prende entrambe e ti arruola nell'esercito. DEMOCRAZIA EUROPEA. Hai due mucche. La commissione europea decide quale regolazione deve essere applicata per la mungitura e l' alimentazione. Se non ce n'è neanche una, ne inventa qualcuna. Non ti paga per mungere le mucche. Prende entrambe le mucche, ne fa fuori una, munge l' altra e versa il latte nella fogna. Poi ti richiede di compilare il modulo per la mucca smarrita. CAPITALISMO. Hai due mucche. Ne vendi una e compri un toro. La tua mandria si moltiplica e l'economia prospera. Vendi la mandria e vivi di rendita. CAPITALISMO D'AZZARDO TIPO ENRON. Hai due mucche. Ne vendi tre alla tua società quotata in borsa, usando una lettera di credito aperta da tuo cognato alla banca, quindi esegui uno swap dei debiti con un' offerta pubblica d'acquisto così ti riprendi tutte e quattro le mucche, con l'esenzione tasse per cinque mucche. Esattamente Il latte di sei mucche è trasferito attraverso un intermediario ad una compagnia delle Isole Cayman segretamente posseduta dall'azionista di maggioranza che vende il diritto a tutte e sette le mucche alla tua società quotata in borsa. Il bilancio annuale dice che la società possiede otto mucche, con una opzione su una nona.

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Last changed: marzo 22, 2003
 

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