Prima di realizzare il nuovo album, Björk realizzo' un album di Remix intitolato "Telegram", diverso dai prodotti simili, tendenzialmente indirizzate ai DJ e alle piste da ballo: questo album invece cerca di esplorare nuove soluzioni orchestrali fino ad eseguire "Hyper-Ballad" col solo accompagnamento degli archi del Brodsky Quartet; esperimento di grande successo se la collaborazione si protrasse negli anni fino a realizzare delle serate di cui on-line si trovano abbastanza facilmente testimonianze bootleg.

Björk nel frattempo si era trsferita in Spagna dove nel 1997 concepi' il suo terzo lavoro, il cui titolo (una parola che lei stessa non pensava esistesse) indicava un' uniformita' nelle canzoni tale da rendere difficile distinguerne una dall' altra: dunque "Homogenic"

E' un album piu' oscuro dei precedenti e anche per questo ebbe un minore successo commerciale, nonostante ne siano stati tratti, anche in questo caso ben 5 singoli: "Jóga", "Bachelorette", "Hunter", " Alarm Call", "All Is Full Of Love"; l' immagine della copertina, sintetica/soprannaturale/glaciale/multiculturale rende bene l' idea delle atmosfere del disco.

Dopo un anno di promozione, Björk si ritiro' in Islanda ma venne coinvolta in un nuovo progetto: Lars von Trier, il regista danese che ha rivoluzionato il cinema degli anni 90 imponendo le regole del "Dogma" (niente luci artificiali, telecamere digitali, ecc.]le propose di comporre la colonna sonora per il suo nuovo film "Dancer in The Dark"; una volta accettata la proposta pero', la coinvolse anche nel ruolo di attrice protagonista, visto che nessun altro avrebbe potuto interpretare quelle canzoni meglio di chi le aveva composte.

La storia era un classico melo' contrappuntato da pezzi musical ispirati dalla piu' classica tradizione hollywoodiana: non altrettanto i contenuti che vertevano sulla disperata vita di Selma, un' immigrata ceka negli Stati Uniti che, vittima di una malattia ereditaria che la stava rendendo cieca (il periodo e' quello intorno agli anni '40), spende la propria vita per raccogliere i soldi sufficienti a permettere che il figlio si sottoponga ad un' operazione che lo salvi da questo destino; ma il frutto di tanto lavoro le viene rubato dal vicino/amico che non ha coraggio di ammettere di fronte alla moglie il proprio fallimento causando in questo modo una reazione violenta di Selma; la vicenda si conclude con la morte del vicino e un' ingiusta condanna a morte.

Il musical in questo contesto trovava il suo spazio per descrivere gli stati d' animo di Selma e l' esperimento riusci' perfettamente:  oltre ad interpretare dei fantastici balletti, coreografati da Vincent Patterson e spesso duettando con Catherine Denueve, Björk realizzo' una magnifica colonna sonora intitolata appunto "Selmasongs" in cui spiccava il duetto-capolavoro con Thom Yorke dei Radiohead:  "I've Seen It All".

Il risultato di un lavoro cosi' sofisticato che miscelava Gene Kelly e gli Stomp mantenendo un' unita di base assolutamente miracolosa, venne apprezzato al Festival di Cannes che gli assegno' 2 Palme d'oro, quale miglior film e alla miglior attrice protagonista (Björk dunque); non abbastanza gloria per convincere la cantante islandese a proseguire la carriera di attrice: le tensioni scoppiate sul set tra lei e il regista erano state talmente strazianti da mettere piu' volte in dubbio la stessa realizzazione del film cosi' che, terminato il lavoro e ottenute le sacrosante gratificazioni di critica e pubblico, Björk pote' ritornare a dedicarsi al suo primo grande amore: la musica

 

 

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