![]() ![]() ![]() ![]() Se la prima parte della carriera di Daniele Sepe era corsa parallela alla musica sua contemporanea (folk negli anni '70, new-wave nei primi anni '80), i suoi primi dischi solisti avevano creato uno stile a parte (impresa a cui la maggior parte dei musicisti immolano l' intera carriera vanamente). Con le nuove composizioni c'e' un riavvicinamento alla scena napoletana che
nel frattempo e' cambiata pur rimanendo un punto di riferimento in Italia: cosi'
si spiegano le partecipazioni in "Vite Perdide" (e nel Se invece vogliamo segnalare 2 pezzi, da "Spiritus Mundi" una dolcissima ninna-nanna brasiliana "Peixinos Du Mar" costruita praticamente su un solo refrain (assolutamente impossibile non canticchiarla a bassa voce in metropolitana dopo averla sentita) e "Te recuerdo Amanda" che oltre ad essere una classica canzone d' amore, in questi tempi assume altri significati (per i quali abbiamo deciso di metterne disposizione di tutti, grazie all' aurorizzazione di Sepe, una versione registrata live al Leoncavallo): infatti l' autore di questa canzone, Victor Jara, e' uno dei martiri del regime di Pinochet e i suoi aguzzini, prima di ucciderlo, gli spezzarono le dita proprio per umiliarlo proprio nella cosa che gli era piu' cara, l' arte di suonare e comporre musica. Entrambe queste canzoni vedono come voce solista Auli Kokko che ha accompagnato Sepe per buona parte della carriera e che ora sembra in procinto di lasciare. Questi dischi, oltre all' ormai abituale plauso della critica (Rockstar considero' "Vite Perdite" uno dei 100 migliri album degli anni '90, Rockerilla li giudico' entrambi migliori album dell' anno in cui uscirono, tanto per fare degli esempi) ottennero anche un notevole successo di pubblico e non solo in Italia perche' vennero distribuiti dall' etichetta berlinese "Piranha" in tutto il mondo (e infatti nel 1996 ci fu anche un primo posto nella World Music Charts Europe) Sempre nel 1996 Sepe curo' inoltre 2 raccolte per le edizioni del Manifesto: "Trasmigrazioni" in cui oltre a qualche pezzo d'altri (quale un canto
per la Palestina eseguita da un coro di bambini) si segnala una trilogia di
Paolo Fresu e un pezzo tradizionale albanese "Skitnica" che a molti potra'
sembrare
familiare: infatti, oltre ad essere stata la sigla di una trasmissione di Radio
Popolare, e' il tema che ispiro' "Viaggi fuori dei paraggi", un' antologia (con inediti) di pezzi tratti dai primi dischi Ormai Daniele Sepe e' una star e come tutte le star ne approfitta...per fare dischi sempre piu' ambizosi.
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