Cheba Fadela, attrice e cantante, scandalizzo' la societa' algerina nel 1976 con la sua apparizione, nei panni di delinquente, in un film-TV. Quando nel 1983 sposo' Mohamed Sahraoui, un musicista di estrazione classica, si ritiro' dalle scene per farvi trionfalmente ritorno 3 anni dopo in duetto col marito, il quale a sua volta raggiunse il successo realizzando una serie di cassette in cui le hit erano poste all' inizio del lato A e al termine del B per agevolare l' ascolto di una canzone e sucessivo cambio di lato.

La sua grande rivale era la marocchina Chaba Zahouania le cui foto non apparivano sulle copertine delle cassette per l' opposizione della famiglia. Il suo piu' grande successo fu dovuto alla genialita' dei 2 produttori che pensarono di unire in un solo pezzo 2 tracce vocali incise a distanza di 5 anni dalla cantante e da Cheb Khaled.

I 2 artisti che piu' si indirizzarono ai giovanissimi erano Cheb Hamid e Cheb Houari. Il primo, spinto dai produttori sulla strada dance visto l' uso allora rivoluzionario dei sintetizzatori. ottenne un clamoroso successo con "Khadidja" che divenne simbolo stesso delle bellezze algerine. Il secondo invece si distinse per l' attenzione posta sulla fase compositava allora piuttosto trascurata a favore della reinterpretazione di melodie tradizionali.   

Cheb Anouar era solo tredicenne quando gli zii produttori decisero di lanciarlo con grande dispendio di energie: per lui fu realizzato il primo video che nell' 88 giro' sulla televisione nazionale algerina; la canzone era "Laroussa" non propriamente un pezzo rai, piuttosto una canzone marocchina "modernizzata" e fu un hit clamorosa.

Tutti questi artisti fecero da contorno al fenomeno Cheb Khaled , il re del rai, che spinse questa musica fuori dai confini nazionali, dando cosi' visibilita' agli artisti che seguirono

 

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